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La natura scabra e selvaggia di Porto Cofeniello - "Dana, quindi, si diresse con le sue caprette ai pascoli consueti, affacciati sul mare. L’ampio tratto di costa abbracciato da Porto Cofeniello si presentava avvolto da una pace amena, calda e silenziosa, inframmezzata dal chiacchiericcio dei gabbiani. La natura scabra, fatta di arbusti quasi riarsi dalla salsedine, avrebbe reso ostico il pasto delle mandrie di mucche pasciute e dei radi cavalli, mentre le sue caprette, che saltellavano festose tra le rocce che sporgevano tra i rami, vi avrebbero trovato bocconi prelibati." Porto Cofeniello, nella realtà della foto e nella ricostruzione delle mie parole. #formia #danaildestinodiunajanara #ilmondodidana #Gianola #promontoriodigianola #janara #mare #libriconsigliati #libridaleggere #narrative #narrativaitaliana #romanzi #romanzo #magia #streghe #stregoneria #mamurra #villadimamurra #macchiamediterranea #esoterismo #strega #incantesimo #rituali #storia #history #MondoAntico #antico

“…infine la distesa azzurra, lievemente increspata, puntellata dal luccichio del sole, abbracciata verso l’orizzonte dalla linea della costa che culminava con il promontorio su cui sorgeva Gaeta. La graziosa fanciulla rimase stupefatta per qualche secondo a contemplare quello squarcio di paradiso; sollevò poi gli occhi, verso il cielo, pronti a salutare con il sorriso il volo dei gabbiani che si libravano immoti nell’aria, spinti dal vento sonoro” Il mare scintillante per il sole, visto dagli occhi di Dana #formia #danaildestinodiunajanara #ilmondodidana #Gianola #promontoriodigianola #janara #mare #libriconsigliati #libridaleggere #narrative #narrativaitaliana #romanzi #romanzo #magia #streghe #stregoneria #mamurra #villadimamurra #macchiamediterranea #esoterismo #strega #incantesimo #rituali #storia #history #MondoAntico #antico

#danaildestinodiunajanara - Dana e le acque del porticciolo - “Le acque erano più limpide di quanto immaginasse e le consentirono di vedere colori e forme che mai avrebbe immaginato. Il fondale, roccioso ai lati, si presentava sabbioso al centro, una lunga fascia di sabbia che si proiettava verso il mare aperto. Ovunque pesci di varia foggia e di diverse dimensioni. Lo spettacolo della natura. Alcuni, i più grandi, quasi ostentassero sicurezza per le proprie dimensioni, nuotavano da soli, indisturbati. Altri, invece, più minuti, procedevano come un branco, di cui assecondavano i movimenti sinuosi con una precisione impercettibile; era come se un’unica creatura, distinta in parti separate, si muovesse all’unisono.” Allora come oggi le acque del Porticciolo romano pullulavano di pesci. In generale la pescosità del Promontorio di Gianola e del Monte di Scauri era tale da attirare pescatori anche da zone relativamente lontane. Nella storia del territorio la presenza di pescatori si intreccia alla vicenda dell’abate Angelo che per un periodo abitò nella Grotta delle Sette Cannelle e alla storia della statua di San Michele, venerata nei pressi della cima del Redentore. Gli occhi di Dana, nel passo citato, contemplano la bellezza delle acque dell’insenatura del porticciolo. Ho provato a trasferire in queste parole quanto vivo ogni volta che pratico snorkeling in questo specchio di mare, oggi particolarmente tutelato dall’istituzione dell’oasi blu. #formia #danaildestinodiunajanara #ilmondodidana #Gianola #promontoriodigianola #janara #mare #libriconsigliati #libridaleggere #narrative #narrativaitaliana #romanzi #romanzo #magia #streghe #stregoneria #mamurra #villadimamurra #macchiamediterranea #esoterismo #strega #incantesimo #rituali #storia #history #MondoAntico #antico

La janara e le trecce dei cavalli . “Hanno trovato cavalli sfiniti e sfiancati, alcuni addirittura morti, con la criniera avvolta in trecce. Le stanno cercando, o devo dire vi stanno cercando?»” Era credenza diffusa che le janare di notte tormentassero anche gli animali. Colpivano in particolare i cavalli, vi salivano in groppa, iniziavano a cavalcarli sfrenate e indomite, per tutta la notte, fino all’alba, quando tornavano alla propria dimora e assumevano di nuovo la loro forma abituale. I cavalli, sfiniti, si adagiavano a terra, incapaci di reagire, alcuni morti. La criniera intrecciata era chiara testimonianza che non si trattava di un male aggressivo ma dell’azione delle janare. #formia #danaildestinodiunajanara #ilmondodidana #Gianola #promontoriodigianola #janara #mare #libriconsigliati #libridaleggere #narrative #narrativaitaliana #romanzi #romanzo #magia #streghe #stregoneria #mamurra #villadimamurra #macchiamediterranea #esoterismo #strega #incantesimo #rituali #storia #history #MondoAntico #antico

Dana e la battaglia di Lepanto. “La notizia era giunta veloce. Era stata vittoria. Il mondo cristiano aveva vinto. Non importava dove fosse avvenuto. Lepanto. Chi conosceva quel nome? Chi sapeva dove fosse di preciso? Non importava. Il mondo cristiano aveva vinto. La storia sarebbe cambiata. Dopo la diffusione della notizia, manifestazioni di giubilo si diffusero ovunque; dopo la festa, fu tempo di ringraziamenti. Le celebrazioni per ringraziare la Volontà Divina per aver concesso la vittoria sul male ebbero luogo in tutte le chiese, in tutte le città. Fu una prescrizione diffusa, perentoria soprattutto tra quelle comunità che vivevano lungo le coste, nel continuo terrore del ritorno dei Saraceni e dell’avanzata dei Turchi.” Nel libro la “macrostoria” fa sostanzialmente capolino sono con questo evento, il grande scontro del 7 ottobre del 1571 in cui il mondo cristiano sconfisse la flotta turca. La navi percorsero il Mar Tirreno per raggiungere verso la fine di agosto Messina e da lì partire verso la meta. Per quelle provenienti dall’alto Tirreno e dal Mar Ligure ho immaginato una sosta, lungo il percorso, presso le acque prospicienti il promontorio di Gianola per il necessario rifornimento di acqua. Dana contemplò dalle rocce del promontorio la distesa delle acque costellata di navi di varia foggia. #formia #danaildestinodiunajanara #ilmondodidana #Gianola #promontoriodigianola #janara #mare #libriconsigliati #libridaleggere #narrative #narrativaitaliana #romanzi #romanzo #magia #streghe #stregoneria #mamurra #villadimamurra #macchiamediterranea #esoterismo #strega #incantesimo #rituali #storia #history #MondoAntico #antico

La chiesa della Madonna della Croce a Trivio. “Nel manipolo di case ai piedi del borgo collinare di Trivio, raccolte nei pressi della Chiesa della Madonna della Croce, le voci si erano diffuse, quasi rincorse. Tutti erano della stessa idea. Era giunta la janara, forse più di una.” Ho ambientato alcune scene del libro nella parte collinare di Formia, in particolare ai piedi del borgo collinare di Trivio o, meglio, nella prima parte del territorio di sua pertinenza. Siamo nei pressi della Chiesa della Madonna della Croce, attorno alla quale è raccolto un gruppo di case. Ho proiettato questo contesto a circa 500 anni fa, tempo in cui ho ambientato il romanzo. Il colore blu della cupola ricorda tanto le isole greche #formia #danaildestinodiunajanara #ilmondodidana #Gianola #promontoriodigianola #janara #mare #libriconsigliati #libridaleggere #narrative #narrativaitaliana #romanzi #romanzo #magia #streghe #stregoneria #mamurra #villadimamurra #macchiamediterranea #esoterismo #strega #incantesimo #rituali #storia #history #MondoAntico #antico

Dana e l’edificio ottagonale. “Dana ridusse al minimo il tempo del proprio passaggio, per non sentire oltre il necessario quel coro straziante. Percorse il viottolo in lieve discesa che, da casa sua, l’avrebbe immessa nella strada più grande, quella percorsa dai carri. Quando la raggiunse, istintivamente si voltò verso sinistra, dove in lontananza il grande edificio a forma di ottagono in parte diroccato, che alcuni chiamavano Tempio di Giano, campeggiava sopra l’altura del promontorio, seguito, nelle vicinanze, dalla torre quadrata che sorvegliava la foce del fiume.” Il grande edificio a forma di ottagono è l’espressione che ho scelto per indicare l’edificio ottagonale nel complesso della villa di Mamurra, denominato un tempo, erroneamente, “Tempio di Giano” e designato poi come “ninfeo ad ambientazione rupestre”. Nei disegni riportati in foto, l’edificio come lo vide Pasquale Mattej, a metà dell’800, e come doveva vederlo Dana circa 3 secoli prima. La barbarie della guerra lo ha poi ridotto ad un cumulo di macerie, oggetto di recente intervento di recupero e di riapertura al pubblico #formia #danaildestinodiunajanara #ilmondodidana #Gianola #promontoriodigianola #janara #mare #libriconsigliati #libridaleggere #narrative #narrativaitaliana #romanzi #romanzo #magia #streghe #stregoneria #mamurra #villadimamurra #macchiamediterranea #esoterismo #strega #incantesimo #rituali #storia #history #MondoAntico #antico

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Dana e il querceto. "Quando andava al pascolo con le sue amate caprette, era abituata a vivere un’esperienza unica e totalizzante. Era la sola presenza umana a fruire di quei luoghi unici. Sola, fino a quel giorno. Come sempre, col bel tempo aveva percorso i consueti sentieri, leggiadra e spensierata, quando a un certo punto un verso insolito attirò la sua attenzione. Si trattava chiaramente di un grugnito, poi due, poi altri. Il tempo di percorrere il tratto di strada che la divideva da quei versi e si rese conto che lì, nel bosco di querce, pascolava felice un intero gregge di maiali. A condurli, un ragazzo esile e scuro nei capelli, quasi come lei. Lo sguardo e l’atteggiamento tradivano evidente stupore per l’essersi trovato davanti agli occhi un’altra presenza. Ma non era solo quello il motivo dello stupore. Tonio, in quella fanciulla davanti ai suoi occhi, vide una bellezza pura e un po’ scontrosa, semplice, essenziale e al contempo ammaliante, come d’altra parte i luoghi in cui si trovavano." Lungo la strada che conduce al Porto Cofeniello, poco prima dell'inizio del sentiero che conduce all'insenatura marina, si apre sulla destra uno spazio ampio caratterizzato da un susseguirsi di querce. È quel punto del promontorio di Gianola (in realtà, a voler essere precisi, si tratta delle prime propaggini del Monte di Scauri) che amo chiamare "querceto" proprio per la presenza di numerose querce che, cosa rara nella parte del promontorio che dà verso il mare, formano una distesa compatta. L'intera area del Promontorio di Gianola e del Monte di Scauri è un luogo di pace da assaporare sempre. #formia #danaildestinodiunajanara #ilmondodidana #Gianola #promontoriodigianola #janara #mare #libriconsigliati #libridaleggere #narrative #narrativaitaliana #romanzi #romanzo #magia #streghe #stregoneria #mamurra #villadimamurra #macchiamediterranea #esoterismo #strega #incantesimo #rituali #storia #history #MondoAntico #antico

Dana e l'edificio ottagonale . "Quando la raggiunse, istintivamente si voltò verso sinistra, dove in lontananza il grande edificio a forma di ottagono in parte diroccato, che alcuni chiamavano Tempio di Giano, campeggiava sopra l’altura del promontorio" Il grande edificio a forma di ottagono è l’espressione che ho scelto per indicare l’edificio ottagonale nel complesso della villa di Mamurra, denominato un tempo, erroneamente, “Tempio di Giano” e designato poi come “ninfeo ad ambientazione rupestre”. Nei disegni riportati in foto l’edificio come lo videro Carlo Labruzzi a cavallo dell'800 e Pasquale Mattej a metà dell'800. Così doveva apparire anche agli occhi di Dana circa 3 secoli prima. La barbarie della guerra lo ha poi ridotto ad un cumulo di macerie, oggetto di recente intervento di recupero e di riapertura al pubblico Nel libro ho provato ad immaginare come dovesse presentarsi il nostro territorio cinque secoli fa, precisamente nel 1571, anno di ambientazione. La villa di Mamurra, avvolta in diversi punti dalla vegetazione, appariva a persone semplici ed umili, quali ad esempio i pastori, come un insieme di costruzioni degli antichi, imponenti e misteriose, di cui sfuggiva la destinazione. Per l'edificio ottagonale ho immaginato un utilizzo per fini pratici, ad opera dei bovari, nell'ambito delle alternanze della transumanza che interessava anche il promontorio di Gianola, come attestato fino a pochi decenni fa. Nella foto lo stesso edificio prima della distruzione provocata dalle vicende della Seconda guerra mondiale. #formia #danaildestinodiunajanara #ilmondodidana #Gianola #promontoriodigianola #janara #mare #libriconsigliati #libridaleggere #narrative #narrativaitaliana #romanzi #romanzo #magia #streghe #stregoneria #mamurra #villadimamurra #macchiamediterranea #esoterismo #strega #incantesimo #rituali #storia #history #MondoAntico #antico

"Apprendere con l'istinto, aprire i sensi" #danaildestinodiunajanara #ilmondodidana #Gianola #promontoriodigianola #janara #mare #libriconsigliati #libridaleggere #narrative #narrativaitaliana #romanzi #romanzo #magia #streghe #stregoneria #mamurra #villadimamurra #macchiamediterranea #esoterismo #strega #incantesimo #rituali #storia #history #MondoAntico #antico

Torre Gianola o Torre Giano, citata nel libro. Una delle torri di avvistamento presenti sul monte di Gianola, contro i pericoli provenienti dal mare. Oggi si vede solo la base quadrangolare. La torre è stata fatta saltare nel corso della 2^ guerra mondiale. La foto è una delle rare testimonianze della sua esistenza #danaildestinodiunajanara #ilmondodidana #Gianola #promontoriodigianola #janara #mare #libriconsigliati #libridaleggere #narrative #narrativaitaliana #romanzi #romanzo #magia #streghe #stregoneria #mamurra #villadimamurra #macchiamediterranea #esoterismo #strega #incantesimo #rituali #storia #history #MondoAntico #antico

#danaildestinodiunajanara -La diversità di Dana. “…perché Dana era diversa, di una diversità che da alcuni anni iniziava ad essere fonte di distacco, di fastidio, di ribrezzo. Il colorito lievemente scuro della pelle, la folta capigliatura mora, ribelle quasi come lei, gli occhi ugualmente neri, cupi ed ammalianti, consentivano di riconoscere in lei tratti del lontano oriente, di quel mondo misterioso e al contempo pauroso che aveva mutato e continuava a cambiare la vita di quelle terre.” La diversità e l’esclusione che ne consegue sono temi ricorrenti nel libro, che ne rendono pertanto attuale il messaggio. Nella finzione della storia, Dana è nata da una violenza compiuta da un pirata saraceno ai danni di una donna del luogo, sorpresa durante una scorreria. Di quella violenza Dana porta i segni nel corpo, poiché il suo aspetto richiama il mondo orientale, e nello spirito, perché è consapevole della foga barbara da cui è nata e percepisce in sé il vuoto della figura paterna. A questi elementi si aggiunge l’esclusione in quanto diversa, che diventa più marcata in seguito alla vittoria del mondo cristiano a Lepanto, trasformandosi così in disprezzo, discriminazione e violenza. E rendendo, purtroppo, la storia molto attuale, perché alla diversità di un quanto in parte straniera si aggiunge quella in quanto donna. #danaildestinodiunajanara #ilmondodidana #Gianola #promontoriodigianola #janara #mare #libriconsigliati #libridaleggere #narrative #narrativaitaliana #romanzi #romanzo #magia #streghe #stregoneria #mamurra #villadimamurra #macchiamediterranea #esoterismo #strega #incantesimo #rituali #storia #history #MondoAntico #antico

#danaildestinodiunajanara - Dana, la quercia e la natura madre. “Ma lei è semplicemente la natura madre, è come una madre che, dopo aver dato la vita, avvolge le sue creature con la sua presenza dolce e affettuosa. È in parte quiescente in inverno, ma poi torna nella sua pienezza in primavera. Guarda la quercia qui accanto, anche se è ancora buio. Percepisci la sua presenza con tutti i tuoi sensi. Il tronco con gli anni si fa sempre più alto e grande, ma la corteccia, all’apparenza così rugosa, col tempo si rigenera e si mostra liscia e giovane, facendo cadere quella vecchia, che col volgere delle stagioni ritorna a far parte del corpo della natura. Pensa anche al serpente, che si rinnova nel tempo mutando la propria pelle. È la forza vitale della natura, quella che dona la vita a tutti gli esseri. Se entrerai in comunione con lei, riuscirai a estrarre questo fluido dalle erbe e dalle piante che ci circondano, nonché dagli animali, ma non dovrai recare loro la morte né alcun male, non potrai interrompere bruscamente tale flusso. Segui i miei insegnamenti e diventerai anche tu una di noi.” #danaildestinodiunajanara #ilmondodidana #Gianola #promontoriodigianola #janara #mare #libriconsigliati #libridaleggere #narrative #narrativaitaliana #romanzi #romanzo #magia #streghe #stregoneria #mamurra #villadimamurra #macchiamediterranea #esoterismo #strega #incantesimo #rituali #storia #history #MondoAntico #antico

#avròlamiavendetta - Il balneum della villa di Mamurra. "Decise di concedersi al potere rigenerante dell’acqua e alle cure premurose delle sue massaggiatrici. Percorse quindi la Scala Voltata e, dopo pochi piedi, giunse al balneum, ubicato in corrispondenza della Cisterna Minore, da cui veniva costantemente alimentato. Il genio di Lucio era riuscito a contemplare l’originale idea di ricavare il frigidarium scalpellando in profondità la roccia viva; accanto ad esso, delimitato da mura possenti, il calidarium, a garantire l’alternanza tra ambienti caldi e freddi, fondamentale in un impianto termale che volesse considerarsi degno di un uomo." Il complesso del balneum (le terme private), con calidarium e frigidarium, è ubicato nel cuore della terrazza inferiore della villa, quella che si affaccia scenograficamente sul mare e che doveva ospitare anche gli ambienti residenziali veri e propri; era in asse con l'edificio ottagonale e con la cisterna minore, denominata “Cisterna delle 36 colonne”, da cui veniva alimentato. Come in tanti altri punti della villa, l'alzato e le pavimentazioni sono pressoché scomparsi e solo l'occhio attento ed esperto, guidato dalle ricostruzioni del sito, può immaginare quale potesse essere la forma di tali ambienti. L'azione erosiva del mare e le probabili spoliazioni nei secoli precedenti hanno deturpato irrimediabilmente tali ambienti, i cui elementi costitutivi spesso sono intuibili sono in "negativo", ovvero per i vuoti rimasti nella roccia e negli strati della pavimentazione. Nelle foto, tratte dal sito www.formiae.it e scattate dall'amico Fausto Forcina, una visuale dal cuore del calidarium, con alcuni particolari. Da notare, in particolare grazie alla prima foto, la fusione tra i muri innalzati dall'uomo e la conformazione della roccia. #avròlamiavendetta #libri #libridaleggere #librigialli #thriller #giallistorici #gialliroma #narrativa #romanzogiallo #romanzogiallostorico #romanzigialli #romanzistorici #formia #formiae #storiaromana #epigrafi #mamurra #villadimamurra #gianola #parcodigianola #appiaantica #viaappiaantica #viaappia #antico #storia #history #anticaroma #romaantica #storia #ancient #libri #gialli #giallistorici

#danaildestinodiunajanara Dana e l'edificio ottagonale, il "Tempio di Giano" - "Si avvicinò così al grande edificio a forma di ottagono, non molto distante, da cui solitamente restava lontana perché occupato dai bovari." . "Quando la raggiunse, istintivamente si voltò verso sinistra, dove in lontananza il grande edificio a forma di ottagono in parte diroccato, che alcuni chiamavano Tempio di Giano, campeggiava sopra l’altura del promontorio, seguito, nelle vicinanze, dalla torre quadrata che sorvegliava la foce del fiume." Il primo disegno è opera di Carlo Labruzzi, eseguito a cavallo del 1800. ln primo piano l'edificio ottagonale, fino a non molti anni fa denominato "Tempio di Giano", mentre il cerchio sulla sx indica la Torre Fico, in lontananza. Nel romanzo ho immaginato che anche ai tempi di Dana l'edificio avesse tale denominazione, figlia di un'errata lettura della struttura (che non era un tempio) e dell'etimologia di Gianola (erroneamente legata al dio Giano, quando invece dovrebbe essere ricollegata alla dea Diana). Ampiamente segnato dal volgere del tempo, si presentava come luogo di riparo utile per chi ne avesse bisogno. Nel libro è utilizzato come ricovero per le mucche dai bovari, come testimoniato dai racconti degli anziani per le epoche più recenti. Il secondo disegno è di Pasquale Mattei, del 1847; grazie ad esso è possibile avere un'idea chiara dell'alzato. #danaildestinodiunajanara #ilmondodidana #Gianola #promontoriodigianola #janara #mare #libriconsigliati #libridaleggere #narrative #narrativaitaliana #romanzi #romanzo #magia #streghe #stregoneria #mamurra #villadimamurra #macchiamediterranea #esoterismo #strega #incantesimo #rituali #storia #history #MondoAntico #antico

Le decorazioni della villa di Caio "…il pavimento era in tessere musive monocrome, mentre le pareti, nelle prime come nelle ultime stanze del cuore della villa, erano impreziosite da decorazioni dai colori vivaci, in cui dominava il rosso, a volte sfondo uniforme della parete, in altre circostanze fascia che delimitava campi bianchi impreziositi con rappresentazioni di varia foggia, in cui alle figure di ispirazione mitica si alternavano piccoli animali, principalmente uccelli, che richiamavano la fauna che popolava gli spazi naturali del promontorio su cui sorgeva la villa. I colori spaziavano dall’ocra gialla al blu notte e al nero opaco, passando per un azzurro che richiamava sia il cielo che il vicino mare. Vivaci i colori, preziosi gli stucchi che davano rilievo ai riquadri di alcune pareti, istoriate con toni diversi, o riproducevano in rilievo decorazioni a tema vario." Nel libro faccio più volte riferimento alle decorazioni parietali della villa. Oggi le tracce solo labili e sfuggenti, individuabili solo con molta attenzione ed un po' di fortuna. Un tempo la villa doveva essere un trionfo di colori. Le prime tre foto fanno riferimento a rettilineo che dalla Cisterna Maggiore conduce alla Grotta della Janara. #libri #libridaleggere #librigialli #thriller #giallistorici #gialliroma #narrativa #romanzogiallo #romanzogiallostorico #romanzigialli #romanzistorici #formia #formiae #storiaromana #epigrafi #mamurra #villadimamurra #gianola #parcodigianola #ParcoRivieraDiUlisse #antico #storia #history #anticaroma #romaantica #storia #antico #libri #gialli #giallistorici #romanzo #history #bookstagram #instabook

La Scala Voltata, oggi conosciuta come La "Grotta della Janara" . Villa di Mamurra, Monte di Gianola, Formia. Nel romanzo faccio riferimento a tale struttura con la denominazione che ne descrive chiaramente la funzione. "Scala Voltata" perché è una grande scala monumentale, coperta a volta, che consentiva di lasciare la terrazza superiore (la centrale tra le tre) e giungere alla terrazza inferiore, affacciata sul mare. Così Caio e quanti frequentano la sua dimora si spostano, grazie ad essa, dalla parte alta a quella bassa della villa. Oggi tale struttura è conosciuta col nome che le è stato attribuito nel tempo, "La Grotta della Janara". Essa trae il proprio nome dalla credenza delle "Janare", termine con cui nell'Italia centromeridionale, in particolare nell'area campana e, nello specifico, beneventana, vengono indicate le streghe. Il termine "grotta" nasce da un'errata lettura del luogo, i cui gradini col tempo erano stati in parte ricoperti e nascosti dalla terra, motivo per cui non si aveva piena percezione dello spazio, assimilato ad un antro, una cavità che portava verso il basso, una grotta. Anche dal mare, la struttura, avvolta dalla vegetazione, doveva dare l’idea di un grotta. Il dislivello tra le due terrazze è abbastanza pronunciato, circa 20 m. Nel romanzo ovviamente non faccio riferimento alle Janare. Alla struttura in oggetto viene restituito il suo ruolo funzionale, quello per il quale era stata costruita. Il fascino di cui si è arricchita nel tempo, con l'accostamento alle Janare, è figlio del medioevo, pertanto alieno dal mondo di Caio. #avròlamiavendetta #janara #janare #libri #libridaleggere #librigialli #thriller #giallistorici #gialliroma #narrativa #romanzogiallo #romanzogiallostorico #romanzigialli #romanzistorici #formia #formiae #storiaromana #epigrafi #mamurra #villadimamurra #gianola #parcodigianola #appiaantica #viaappiaantica #viaappia

#danaildestinodiunajanara - Dana e la Torre Giano. “Tanto preziose che negli anni in quel tratto di costa sarebbero state innalzate in tutto ben quattro torri, di cui tre già ultimate, la Torre presso la foce del fiume S. Croce, la Torre Giano presso le antiche rovine e quella del Fico, maestose ed imponenti. La Torre Giano in verità, a causa di un incendio di oscure origini, sarebbe rimasta inutilizzata per diversi anni, mentre la costruzione della quarta torre, presso le estreme propaggini orientali del promontorio, a Scauri, sarebbe stata caratterizzata da ritardi ed interruzioni varie, e sarebbe stata ultimata solo molti anni dopo.” Torre Giano o Torre Gianola era una delle 4 torri che presidiavano il promontorio di Gianola e di Scauri, per far fronte alle incursioni dei Saraceni, costruite nel XVI secolo. Visibile quasi nella sua interezza, è stata fatta saltare dai tedeschi in ritirata nel volgere delle vicende della Seconda Guerra Mondiale. Oggi possiamo vederne la base da cui si stagliava. A breve distanza, lungo il sentiero costiero, i resti del suo alzato, proiettati lontano dall’esplosione. #danaildestinodiunajanara #ilmondodidana #Gianola #promontoriodigianola #janara #mare #libri #libridaleggere #narrativa #formia #villadimamurra #ParcodiGianola #romanzi #romanzo #magia #streghe #stregoneria #mamurra #macchiamediterranea

#avròlamiavendetta. Caio e la "Torricella" di San Pietro . "A scandire lo snodarsi della Via la presenza delle pietre miliari; anche in loro assenza, per lui sarebbe stato facile intuire almeno il punto centrale del tragitto che lo separava dal centro della ridente cittadina, poiché proprio a metà del percorso si stagliava, imponente, un grande edificio funebre, ben più maestoso degli altri che, immancabilmente, accompagnavano la Via, soprattutto in prossimità dei centri urbani. Era infatti destino delle vie più importanti, nei pressi delle città, presentarsi come una successione di tombe." Siamo nel quartiere di S. Pietro, a Formia, lungo la via Appia. Considerato il suo aspetto scabro e scarno, quasi nessuno oggi crederebbe che dietro questa torre di pietre legate tra loro da una sorta di cemento si nasconda un monumento antico. Effettivamente, il suo aspetto 2000 anni fa doveva essere ben altro. Dobbiamo immaginarlo ricoperto di lastre squadrate, quasi sicuramente di marmo, che col declino del mondo antico sono state asportate. Il sepolcro si trovo grosso modo a metà tra l’inizio del centro di Formia e il quartiere di Gianola; così nel romanzo, dove lo definisco anonimamente come (imponente) edificio funebre, evidenzio come si trovi a metà percorso, partendo dalla tenuta di Caio (oggi nel quartiere di Gianola, in direzione Formia). L’edificio inoltre ci conferma che il tracciato delle due vie Appia, l’antica e la nuova, in questo lungo rettilineo coincidono; era usanza degli antichi, ben diversa dalla nostra, realizzare i monumenti funebri di persone illustri o di un certo rilievo proprio sulle vie principali, nei tratti extraurbani, ma in prossimità delle città, in modo che il viandante, vedendo e leggendo, perpetuasse tra i vivi il ricordo del defunto, grazie all’immancabile iscrizione funeraria. Nella terza foto la Torricella in un disegno del Labruzzi. #avròlamiavendetta #libri #libridaleggere #librigialli #thriller #giallistorici #gialliroma #narrativa #romanzogiallo #romanzogiallostorico #romanzigialli #romanzistorici #formia #formiae #storiaromana #epigrafi #mamurra #villadimamurra #gianola #parcodigianola #appiaantica #viaappiaantica #viaappia

#danaildestinodiunajanara “Unguento unguento”, la trasformazione di Dana - “E quella stessa forza che le aveva concesso il privilegio di mutare forma, le suggerì la parte mancante, in modo che la formula fosse completa: Unguento unguento, mandami alla noce di Benevento, supra acqua et supra vento et supra ad omne maltempo! Fu un istante, e Dana rivide sulla propria persona quanto compiuto dalla nonna in quella notte tremenda. Era diventata della consistenza del vento, leggera, eterea.” La formula sopra riportata era la sequenza magica che consentiva ad una donna di trasformarsi in janara. L’unguento era una mistura di essenze della natura che la donna stessa provvedeva a plasmare e spalmare sul proprio corpo, in particolare sul petto e sotto le ascelle. Perché il riferimento a Benevento? Perché Benevento era ritenuta quasi una terra madre delle janare. La pianta di noce cui si fa riferimento esisteva davvero, era luogo di culti pagani che la chiesa riteneva legati al demonio, fu fatto abbattere dal vescovo Barbato ma poi crebbe di nuovo. La janara è la strega caratteristica di Benevento, della Campania in generale e del Basso Lazio, che culturalmente è affine alla Campania. Proprio la janara è protagonista di tante storie di Benevento e delle aree limitrofe. Il liquore "Strega" fa riferimento proprio alla sua figura. #danaildestinodiunajanara #ilmondodidana #gianola #promontoriodigianola #janara #mare #libri #libridaleggere #narrative #narrativa #romanzi #romanzo #magia #streghe #stregoneria #mamurra #villadimamurra #macchiamediterranea

#danaildestinodiunajanara - La janara e le trecce dei cavalli - “Hanno trovato cavalli sfiniti e sfiancati, alcuni addirittura morti, con la criniera avvolta in trecce. Le stanno cercando, o devo dire vi stanno cercando?»” Era credenza diffusa che le janare di notte tormentassero anche gli animali. Colpivano in particolare i cavalli, vi salivano in groppa, iniziavano a cavalcarli sfrenate e indomite, per tutta la notte, fino all’alba, quando tornavano alla propria dimora e assumevano di nuovo la loro forma abituale. I cavalli, sfiniti, si adagiavano a terra, incapaci di reagire, alcuni morti. La criniera intrecciata era chiara testimonianza che non si trattava di un male aggressivo ma dell’azione delle janare. #danaildestinodiunajanara #ilmondodidana #gianola #promontoriodigianola #janara #mare #libri #libridaleggere #narrative #narrativa #romanzi #romanzo #magia #streghe #stregoneria #mamurra #villadimamurra #macchiamediterranea

#avròlamiavendetta - Caio e la Grande Cisterna - "Caio era ormai uscito da quegli ambienti trapunti di lusso prezioso e si era affacciato sugli spazi esterni, in parte porticati, della sua sontuosa dimora, adagiata su un promontorio, come un uomo opulento pinguemente disteso su un molle giaciglio, rivolto verso il mare, inebriato dai profumi del bosco circostante e della distesa marina che scintillava lì, a pochi passi. Percorse tutto il lungo portico lineare, che terminava con la Grande Cisterna. Da qui, utilizzando la scala secondaria, impiegata per lo più dai servi, si recò al livello inferiore della villa, ancora più vicino al mare…" L'espressione "Grande Cisterna" è ovviamente una mia invenzione, ricalcata in modo evidente sull'attuale denominazione della "Cisterna Maggiore". Con "Cisterna Maggiore" noi oggi indichiamo il grande edificio della Villa di Mamurra, sul promontorio di Gianola, a Formia, che si presenta per primo, nella sua maestosità, a chi accede alle vestigia romane passando lungo il sentiero principale, proprio nel punto in cui si apre sul golfo di Gaeta. Il paradosso della storia ha fatto sì che l'edificio meglio conservato di tutta la villa sia una struttura di servizio, destinata all'accumulo, pur fondamentale per la vita di una villa, di una quantità notevole di acqua. Divisa in 3 settori da 2 muri trasversali interni, era completamente voltata, come confermato anche dai 54 pilasti a sezione quadrata di cui restano solo le basi (il suo aspetto interno poteva ricordare, ovviamente in piccolo, quello del Cisternone nel cuore di Formia), per una capienza complessiva di ca 900 m3. Il lungo muro che dà verso il mare si presenta con spessore gradualmente decrescente, per compensare la pressione dell'acqua, maggiore alla base. La prima foto è una cartolina precedente alla prima fase dei lavori; le 2 foto che seguono ripropongono punti dell'edificio prima e durante i lavori del 2005. Le ultime foto, infine sono dei "giorni nostri" #libri #libridaleggere #librigialli #thriller #giallistorici #gialliroma #narrativa #romanzogiallo #romanzogiallostorico #romanzigialli #romanzistorici #formia #formiae #storiaromana #epigrafi #mamurra #villadimamurra

#avròlamiavendetta - Mura possenti ormai scomparse - "…Possenti mura che poggiano sulle rocce e ne costituiscono la prosecuzione in lunghezza e in altezza: la dimora dell’uomo che si fonde con le forme della natura…" Già in passato ho preso spunto da tali parole per raccontarvi aspetti della Villa di Mamurra. Uno dei paradossi (così amo chiamarli) di quanto sopravvissuto al volgere del tempo è il fatto che ad essere sopravvissute nel proprio alzato sono solo strutture "funzionali", quali le cisterne e la scala voltata, mentre degli ambienti finemente decorati che costituivano la parte veramente abitata e più intensamente fruita sono rimaste solo tracce incerte, limitate essenzialmente agli elementi del pavimento o poco più, mentre dell'alzato quasi nulla è rimasto. Ma l'occhio attento, che procede a passo "tardo e lento", può individuare tracce del passato e vedere dentro di sé come poteva essere quello specifico luogo in passato. Non sempre si possiede questa capacità, ma almeno si può avere l'intuizione di cogliere una vaga sensazione degli stessi luoghi come dovevano apparire 2000 anni fa. Siamo nel punto in cui, percorrendo il percorso costiero, si apre il cuore della terrazza inferiore, quella prossima al mare, poco prima della "strozzatura" che il sentiero attuale mostra. Un possente muro poggia sulla roccia viva e prosegue sulle rocce che si proiettano nel mare. Tale muro doveva delimitare un ambiente di cui le tracce sembrano scomparse. In realtà tra le rocce altre piccole tracce sono percepibili, ma sono talmente labili che anche la foto non è in grado di catturarle. La rovina del tempo ci ha privato davvero di tanta bellezza. Una parte di essa può ancora essere preservata e custodita. Ed è tempo di valorizzarla in forma autentica. Nelle 3 foto provo a rendere l'idea della prosecuzione del muro sulle rocce costiere. Si tratta di 3 foto relative allo stesso punto #avròlamiavendetta #libri #libridaleggere #librigialli #thriller #giallistorici #gialliroma #narrativa #romanzogiallo #romanzogiallostorico #romanzigialli #romanzistorici #formia #formiae #storiaromana #mamurra #villadimamurra #gianola #parcodigianola #appiaantica #viaappiaantica #viaappia

#danaildestinodiunajanara - Dana e la scopa di saggina. La janara e la Befana, così simili, così diverse. Uguali nell'iconografia della donna che vola su una scopa, diverse (quasi del tutto) nel loro rapporto con le persone: una reca quasi sempre il male alle persone, l'altra quasi sempre dona regali ai bambini “Era al corrente, infatti, che tramite alcuni espedienti gli uomini cercavano di impedire la loro azione. Alcuni posizionavano dietro la porta una scopa di saggina…” “…per spiccare il volo da sé o su scope di saggina” Nel libro sono presenti alcuni riferimenti alle scope di saggina, che abbiamo più volte visto in determinati disegni o nelle attività di pulizia delle strade. Si tratta infatti di quelle scope formate da tanti rametti di saggina appunto, una pianta, che abbiamo visto tante volte nell’iconografia della befana, che è la stessa della janara, sebbene tra le due figure non ci sia alcun evidente legame. La janara poteva spiccare il volo a cavallo di una scopa di saggina oppure librarsi nell’aria da sé, senza alcun supporto. La stessa scopa veniva usata come espediente per impedire alle janare di entrare in casa. Veniva posizionata dietro le porte, come accadeva con i sacchetti di sale e di sabbia. Secondo le credenze, la janara, una volta entrata, per un’antica maledizione sarebbe stata condannata a contare gli steli (in realtà dei rametti) della scopa e per lei l’azione del contare era davvero ostica, pertanto si prolungava fino all’alba. E l’arrivo della luce del sole, sua mortale nemica, la costringeva a far ritorno nella propria dimora #danaildestinodiunajanara #ilmondodidana #gianola #promontoriodigianola #janara #mare #libri #libridaleggere #narrative #narrativa #romanzi #romanzo #magia #streghe #stregoneria #mamurra #villadimamurra #macchiamediterranea

#danaildestinodiunajanara - Dana e la Torricella "…della grande via, la via Appia. Oltre al suddetto promontorio che ospitava importanti testimonianze del mondo antico, altre vestigia del passato erano ben evidenti ai lati della larga strada, agevole da percorrere in entrambe le direzioni; nulla di confrontabile con gli stretti tratturi che apparivano come sue esili diramazioni. Di tali vestigia nessuno sapeva definire lo scopo, anche perché dal loro aspetto risaltava con decisione l’azione implacabile del tempo. … Colpiva, in particolare, la loro presenza a breve distanza dalla strada, quasi sempre la medesima, come se lo scopo principale dovesse essere quello di catturare lo sguardo del viandante." Pg 68. La Via Appia, la grande via degli antichi, allora (1571) più di oggi doveva apparire puntellata da edifici funebri, che agli occhi di Dana e dei suoi contemporanei dovevano apparire come costruzioni innalzate in un tempo lontano, di cui non percepivano lo scopo. Erano le grandi tombe di uomini importanti, realizzate su una strada molto trafficata, la Via Appia, perché la memoria della loro esistenza fosse sempre viva. Nella foto la cd. Torricella, ancora visibile nel quartiere di S. Pietro, a Formia. Un'altra tomba era ancora visibile agli inizi del '900 presso la zona di S. Croce, sempre a Formia. Nelle foto l'aspetto attuale e in un acquerello di Carlo Labruzzi. #danaildestinodiunajanara #ilmondodidana #gianola #promontoriodigianola #janara #mare #libri #libridaleggere #narrative #narrativa #romanzi #romanzo #magia #streghe #stregoneria #mamurra #villadimamurra #macchiamediterranea

#avròlamiavendetta - Caio e la Cisterna delle 36 colonne "…A costituire quasi l’ossatura della pianta della villa, il suo perno, era l’asse formato dagli edifici che in quel momento Caio aveva davanti a sé, il Ninfeo ottagonale, la Piccola Cisterna e, nella terrazza inferiore, non visibile, il complesso del balneum…" La Piccola Cisterna è la denominazione che nel libro ho attribuito alla cisterna (detta) delle 36 colonne, da noi del posto chiamata comunemente "Le 36 colonne" Per una curiosa coincidenza, col volgere dei secoli i vari edifici della villa di Mamurra hanno subito una deformazione nella lettura della loro reale funzione o semplicemente della loro conformazione. L'edificio ottagonale è diventato un tempio, la grande piscina orientale il Porticciolo romano, la scala voltata la Grotta della Janara. Nel caso delle 36 colonne l'errore è limitato alla corretta lettura del sito. Non 36 colonne, ma 32 pilastri (a sezione quadrata, non circolare, quindi tecnicamente non "colonne"), che sorreggono una volta che delimitava un ambiente che effettivamente era riservato alla conservazione dell'acqua, indispensabile alla vita di una villa romana, ancor di più se priva dell'afflusso costante di un acquedotto. L'acqua doveva scaturire da una sorgente naturale individuata nel cuore dell'edificio ottagonale, ora esaurita; ancora attiva, invece, la polla d'acqua naturale, dolce, che gorgoglia a pelo d'acqua nello specchio della piscina (Porticciolo romano) La sua posizione non è casuale; risulta, infatti, in asse proprio con l'edificio ottagonale e con il sottostante balneum, ubicato a livello del mare. Insieme costituivano l'asse portante, l'ossatura del progetto della villa; gli altri ambienti risultano disposti specularmente ai due lati. #avròlamiavendetta #libri #libridaleggere #librigialli #thriller #giallistorici #gialliroma #narrativa #romanzogiallo #romanzogiallostorico #romanzigialli #romanzistorici #formia #formiae #storiaromana #epigrafi #mamurra #villadimamurra #gianola #parcodigianola #appiaantica #viaappiaantica #viaappia #tempiodigiano #edificioottagonale #tesserae #ninfeo

#avròlamiavendetta La scala intagliata nella roccia viva - La Villa di Mamurra è caratterizzata da tanti elementi singolari. Oggi mi soffermo sulla scala intagliata nella viva roccia, sul versante occidentale del grande edificio ottagonale. Tale scala è sopravvissuta a 2000 anni di storia, nonostante gli scempi imputabili all’uomo. Non così, purtroppo, per l’edificio ottagonale, comunemente denominato “ninfeo”. #avròlamiavendetta #libri #libridaleggere #librigialli #thriller #giallistorici #gialliroma #narrativa #romanzogiallo #romanzogiallostorico #romanzigialli #romanzistorici #formia #formiae #storiaromana #epigrafi #mamurra #villadimamurra #gianola #parcodigianola #appiaantica #viaappiaantica #viaappia #tempiodigiano #edificioottagonale #tesserae #ninfeo

#avròlamiavendetta Camminare sul sentiero della storia - "(Caio) Percorse il sentiero costiero, raggiunse le prime propaggini della villa, superò il massiccio castellum aquae, il cui compito era regolare la distribuzione delle acque dalla Grande Cisterna agli ambienti residenziali, e il grazioso triclinio invernale… Era ormai prossimo alla sua meta; doveva solo superare la strozzatura tra la massa rocciosa, compatta, che incombeva dall’alto e il mare, che in quel punto si insinuava davvero vicino alla sua residenza…" Gli spazi del Parco di Gianola e del Monte di Scauri, dove era ubicata la villa di Mamurra e dove ho ambientato buona parte del romanzo, sono oggi agevolmente accessibili e percorribili grazie alla presenza di sentieri e di stradine sterrate, fruiti abitualmente da visitatori ma, con una certa frequenza, nel rispetto della sicurezza propria e altrui, anche da podisti (tra cui il sottoscritto) e ciclisti. Alcuni di questi percorsi, almeno in parte, sono stati realizzati di recente per consentire l'accesso all'area, ma buona parte di essi esiste da tempo immemore, formati da chi secoli fa frequentava l'area più per dovere che per diletto. In alcuni casi, quelli che appaiono tratti di sentiero pienamente "naturali" sono in realtà percorsi che insistono su strutture d'epoca romana. Le foto che seguono sono di due tratti del sentiero costiero della villa, ai piedi della Cisterna Maggiore, cui faccio riferimento nelle sequenze sopra riportate, immortalati prima dall'alto, poi di lato. Grazie alla seconda foto è possibile vedere il muro d'epoca romana che sostiene un piccolo terrazzamento sul quale si snoda il sentiero in questione. #avròlamiavendetta #libri #libridaleggere #librigialli #thriller #giallistorici #gialliroma #narrativa #romanzogiallo #romanzogiallostorico #romanzigialli #romanzistorici #formia #formiae #storiaromana #epigrafi #mamurra #villadimamurra #gianola #parcodigianola

Dana e la scopa di saggina “Era al corrente, infatti, che tramite alcuni espedienti gli uomini cercavano di impedire la loro azione. Alcuni posizionavano dietro la porta una scopa di saggina…” “…per spiccare il volo da sé o su scope di saggina” Nel libro sono presenti alcuni riferimenti alle scope di saggina, che abbiamo più volte visto in determinati disegni o nelle attività di pulizia delle strade. Si tratta infatti di quelle scope formate da tanti rametti di saggina appunto, una pianta, che abbiamo visto tante volte nell’iconografia della befana, che è la stessa della janara, sebbene tra le due figure non ci sia alcun evidente legame. La janara poteva spiccare il volo a cavallo di una scopa di saggina oppure librarsi nell’aria da sé, senza alcun supporto. La stessa scopa veniva usata come espediente per impedire alle janare di entrare in casa. Veniva posizionata dietro le porte, come accadeva con i sacchetti di sale e di sabbia. Secondo le credenze, la janara, una volta entrata, per un’antica maledizione sarebbe stata condannata a contare gli steli (in realtà dei rametti) della scopa e per lei l’azione del contare era davvero ostica, pertanto si prolungava fino all’alba. E l’arrivo della luce del sole, sua mortale nemica, la costringeva a far ritorno nella propria dimora #danaildestinodiunajanara #ilmondodidana #gianola #promontoriodigianola #janara #mare #libri #libridaleggere #narrative #narrativa #romanzi #romanzo #magia #streghe #stregoneria #mamurra #villadimamurra #macchiamediterranea

#danaildestinodiunajanara Dana e la Torre Giano - “Tanto preziose che negli anni in quel tratto di costa sarebbero state innalzate in tutto ben quattro torri, di cui tre già ultimate, la Torre presso la foce del fiume S. Croce, la Torre Giano presso le antiche rovine e quella del Fico, maestose ed imponenti. La Torre Giano in verità, a causa di un incendio di oscure origini, sarebbe rimasta inutilizzata per diversi anni, mentre la costruzione della quarta torre, presso le estreme propaggini orientali del promontorio, a Scauri, sarebbe stata caratterizzata da ritardi ed interruzioni varie, e sarebbe stata ultimata solo molti anni dopo.” Torre Giano o Torre Gianola era una delle 4 torri che presidiavano il promontorio di Gianola e di Scauri, per far fronte alle incursioni dei Saraceni, costruite nel XVI secolo. Visibile quasi nella sua interezza, è stata fatta saltare dai tedeschi in ritirata nel volgere delle vicende della Seconda Guerra Mondiale. Oggi possiamo vederne la base da cui si stagliava. A breve distanza, lungo il sentiero costiero, i resti del suo alzato, proiettati lontano dall’esplosione. #danaildestinodiunajanara #ilmondodidana #Gianola #promontoriodigianola #janara #mare #libri #libridaleggere #narrativa #formia #villadimamurra #parcodigianola

#avròlamiavendetta - Un soffitto trapunto di stelle - L'edificio ottagonale "Caio aveva bisogno di stare un po’ da solo, come quando sedici giorni prima era stato colpito e tutto aveva avuto inizio. Tornò negli stessi luoghi, quasi volesse trovare un’ispirazione. Entrò nel grande Ninfeo, nella sala ottagonale centrale. Il gorgoglio costante di acqua, tenue e dolce, interrompeva il silenzio di quel luogo magico. Il soffitto voltato, dipinto del colore bruno del cielo notturno, trapunto di stelle dorate, lo richiamava alla pace della sera, che di lì a poco sarebbe sopraggiunta. Doveva capire, capire cosa fosse successo, capire quali mosse fare." L'edificio ottagonale, definito abitualmente come ninfeo, con un diametro superiore ai 35 metri, rappresenta la struttura più maestosa dell'intera villa. L'ottagono ne rappresenta il principio ispiratore: ottagono all'esterno, ottagono all'interno (sala ottagonale), ottagono nel grande pilastro centrale. Gli eventi bellici della Seconda Guerra Mondiale ci hanno impedito per sempre di ammirarne la maestosità, pur ampiamente decaduta, quale ancora poteva essere apprezzata dai nostri bisnonni e quale fu attentamente osservata da Pasquale Mattej, che circa 180 anni fa ha minuziosamente descritto, con qualche prezioso disegno, il maestoso complesso. Nel riportare i dettagli dell'edificio ottagonale, in particolare della volta della sala centrale interna, il Mattej parla di una decorazione con stelle. Nelle foto: i blocchi della volta, ora crollata, ricoperta di tessere (mosaico) che un tempo dovevano essere colorate di blu (il cielo) ed ospitare delle stelle, la grande sala centrale ad ottagono, la copertura che dà un'idea della volta, il grande pilastro ottagonale, ora crollato ed adagiato a terra, che reggeva la volta. L'ultima foto tratta da "La villa di Gianola presso Formia..." di Cassieri-Calandra) #avròlamiavendetta #libri #libridaleggere #librigialli #thriller #giallistorici #gialliroma #narrativa #romanzogiallo #romanzogiallostorico #romanzigialli #romanzistorici #formia #formiae #storiaromana #epigrafi #mamurra #villadimamurra #gianola #parcodigianola #appiaantica #viaappiaantica #viaappia #tempiodigiano

#danaildestinodiunajanara Dana, nonna Ada e il potere delle erbe "«Dana mia, tu sai che le erbe hanno un potere nascosto, celato nelle loro fibre più intime, e che il calore del fuoco è in grado di liberarlo e sublimarlo.» Quando la nonna si soffermava su quell’argomento, un brivido solitamente percorreva la schiena della giovane pastora. Il mistero che avvolgeva quelle pratiche riusciva a suscitare in lei reazioni contrastanti; divisa tra timore e curiosità, paura e desiderio, sapeva che più fosse passato il tempo, più avrebbe conosciuto quei segreti che la nonna custodiva con scrupolosa attenzione." Le janare, etichettate così con disprezzo e paura dall'uomo che non tollerava un sapere femminile, erano eredi di un'antica conoscenza, quella delle erbe, delle radici e delle bacche, nascosta nelle fibre intime della natura #danaildestinodiunajanara #ilmondodidana #gianola #promontoriodigianola #janara #mare #libri #libridaleggere #narrative #narrativa #romanzi #romanzo #magia #streghe #stregoneria #mamurra #villadimamurra #macchiamediterranea

#danaildestinodiunajanara - Dana e la Cisterna Maggiore “Dana percorse quella salita e, dopo pochi passi, si fermò a osservare il recinto, come aveva fatto altre volte, mentre le caprette avevano già iniziato a gustare quanto la natura offriva loro, senza alcuna diffidenza verso luoghi che frequentavano di rado. La fanciulla, attenta a non sporgersi troppo, rivide quegli strani quadrati disposti in tre file regolari. Forse o probabilmente era ciò che rimaneva di pilastri che sorreggevano un tempo un soffitto di cui restavano sparute tracce in corrispondenza della parte sommitale delle pareti verticali” Con queste parole ho fatto riferimento alla Cisterna Maggiore come doveva vederla Dana, un edificio imponente, di cui si era smarrita la consapevolezza della destinazione. Le file di pilastri (o meglio le loro basi) sono in realtà quattro, ma dall’alto, come evidenziato dalle foto, se ne possono vedere sono tre, perché la quarta era coperta da ciò che restava della sporgenza di quello che un tempo era il soffitto. Molto probabilmente l’area della Cisterna fu utilizzata dai pastori come recinto per i loro animali. La Cisterna maggiore è l'edificio della Villa di Mamurra meglio pervenuto a noi, senza alterazioni strutturali. Con una capienza di circa 900 metri cubici, era divisa in tre settori, separati da due muri trasversali di cui uno pervenuto quasi per intero, ed aveva una copertura sostenuta da decine di pilastri, di cui sono pervenute solo le basi. Il lungo muro che dà verso il mare si presenta con uno spessore gradualmente decrescente per compensare la pressione dell'acqua, maggiore nella parte inferiore. #danaildestinodiunajanara #ilmondodidana #gianola #promontoriodigianola #janara #mare #libri #libridaleggere #narrative #narrativa #romanzi #romanzo #magia #streghe #stregoneria #mamurra #villadimamurra #macchiamediterranea

📍Villa di Lucio Mamurra, Parco Regionale di Gianola e Monte di Scauri, Formia/Minturno (LT), Lazio, Italy 📸 @giopas88 👏 👉 Segui @discover.lazio per scoprire i posti più belli del Lazio! 🤝 Usa #discoverlazio o @discover.lazio per avere un repost! #villa #villadimamurra #mamurra #parcoregionale #gianola #montescauri #formia #minturno #lazio #latina #latinapress #igerslatina #ig_latina #rovineromane #laziodellemeraviglie #lazio_photogroup #lazio_cartoline #discoverexperience #lazio_super_pics #villaromana #laziodascoprire

#avròlamiavendetta I cippi miliari della via Appia antica a Formiae "A scandire lo snodarsi della Via (Appia) la presenza delle pietre miliari...." L'antica via Appia era scandita, nel suo percorso, da blocchi di forma cilindrica posizionati su basi a forma di parallelepipedo. Come i moderni cartelli stradali, i cippi (pietre) miliari segnalavano, nel caso della via Appia, il progressivo allontanarsi da Roma. Il miglio corrispondeva a 1000 passi romani, quindi a 1.480 metri. Pertanto ogni 1480 m era installato, ben visibile sul bordo della strada, il cippo riportante la distanza da Roma. Nel territorio dell'attuale Formiae erano presenti diversi cippi. Di questi, gli ultimi due insistevano sul territorio di Gianola ed è davvero curiosa la loro corrispondenza con piccoli snodi stradali. Il cippo 92 era ubicato all'altezza del ponte sulla ferrovia di fronte al nuovo ingresso per l'Istituto IPSSAR Celletti, dove c'è la fermata degli autobus. Il toponimo Ponte Ritto, caratterizzante un'ampia fascia del territorio sulle mappe catastali e "sopravvissuto", attualmente, nel nome della via che dal suddetto ponte conduce verso la zona collinare, dovrebbe essere una reminiscenza del ponte sulla via Appia. L'altro cippo, l'ultimo del territorio di Formiae, il 93, era ubicato nei pressi dell'inizio della via Fosso degli Ulivi, che è una traversa della via Appia e che in antico corrispondeva all'accesso secondario alla dimora di Mamurra, che puntava diritto verso la piscina (oggi il Porticciolo romano) Nuovamente un cippo miliario in corrispondenza di una strada secondaria (rispetto all'Appia). Pura casualità? Forse sì. Tuttavia (e questo non è casuale) colpisce la persistenza nell'attuale sistema viario di elementi che possono essere attribuiti all'antico. #avròlamiavendetta #cippi #pietremiliari #ponteritto #libri #libridaleggere #librigialli #thriller #giallistorici #gialliroma #narrativa #romanzogiallo #romanzogiallostorico #romanzigialli #romanzistorici #formia #formiae #storiaromana #epigrafi #mamurra #villadimamurra #gianola #parcodigianola #appiaantica #viaappiaantica #viaappia

Sullo sfondo Gaeta ,foto fatta dalla villa di mamurra Formia #gaeta #storiaromana #storia #grotas #villadimamurra #paesaggio #tramonto #travelphotography #tramonti

#avròlamiavendetta - Caio e i pavimenti a tessere "Percorse il sentiero costiero, raggiunse le prime propaggini della villa, superò il massiccio castellum aquae, il cui compito era regolare la distribuzione delle acque dalla Grande Cisterna agli ambienti residenziali… mentre lo sguardo distratto andò oltre il prezioso pavimento a tessere che si stendeva sotto i suoi piedi e puntò dritto verso il cuore della domus. Era ormai prossimo alla sua meta; doveva solo superare la strozzatura tra la massa rocciosa, compatta, che incombeva dall’alto e il mare, che in quel punto si insinuava davvero vicino alla sua residenza…" Nel libro parlo più volte di pavimenti a tessere. Tracce di "mosaici", come siamo soliti chiamarli, sono ancora visibili, sebbene profondamente alterati dal volgere dei secoli e dall'inciviltà di chi pensa che una tessera sia un souvenir gratuito da staccare e portare a casa. Noi del posto siamo abituati a chiamarli mosaici da tempo immemore, come se in quelle tessere bianche vedessimo disegni di varia foggia. In realtà, almeno dalle evidenze, sarebbe più corretto di parlare di pavimento a tessere monocrome, cioè in bianco. Ma cosa c'è ancora, oggi, nella Villa di Mamurra? Ci sono ancora pavimentazioni in tessere, in opus musivum? Non è affatto da escludere che almeno in tratti di queste pavimentazioni, soprattutto nel caso di stanze, di cubicula, e non di corridoi o in generale luoghi di passaggio, fossero presenti disegni con tessere scure, a delineare quindi delle immagini in bianco e nero. Probabilmente tracce generose, anche a colori semplici, potranno emergere, un giorno, quando saranno avviati interventi sistematici, volti a sradicare dagli ambienti residenziali la spessa pagina del tempo che, per adesso, li ricopre. #libri #libridaleggere #librigialli #thriller #giallistorici #gialliroma #narrativa #romanzogiallo #romanzogiallostorico #romanzigialli #romanzistorici #formia #formiae #storiaromana #epigrafi #mamurra #villadimamurra #gianola #parcodigianola #ParcoRivieraDiUlisse

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#danaildestinodiunajanara Dana e la natura madre - “Ma lei è semplicemente la natura madre, è come una madre che, dopo aver dato la vita, avvolge le sue creature con la sua presenza dolce e affettuosa. È in parte quiescente in inverno, ma poi torna nella sua pienezza in primavera. Guarda la quercia qui accanto, anche se è ancora buio. Percepisci la sua presenza con tutti i tuoi sensi. Il tronco con gli anni si fa sempre più alto e grande, ma la corteccia, all’apparenza così rugosa, col tempo si rigenera e si mostra liscia e giovane, facendo cadere quella vecchia, che col volgere delle stagioni ritorna a far parte del corpo della natura. Pensa anche al serpente, che si rinnova nel tempo mutando la propria pelle. È la forza vitale della natura, quella che dona la vita a tutti gli esseri. Se entrerai in comunione con lei, riuscirai a estrarre questo fluido dalle erbe e dalle piante che ci circondano, nonché dagli animali, ma non dovrai recare loro la morte né alcun male, non potrai interrompere bruscamente tale flusso. Segui i miei insegnamenti e diventerai anche tu una di noi.” #danaildestinodiunajanara #ilmondodidana #gianola #promontoriodigianola #janara #mare #libri #libridaleggere #narrative #narrativa #romanzi #romanzo #magia #streghe #stregoneria #mamurra #villadimamurra #macchiamediterranea

#danaildestinodiunajanara La janara e le trecce dei cavalli “Hanno trovato cavalli sfiniti e sfiancati, alcuni addirittura morti, con la criniera avvolta in trecce. Le stanno cercando, o devo dire vi stanno cercando?»” Era credenza diffusa che le janare di notte tormentassero anche gli animali. Colpivano in particolare i cavalli, vi salivano in groppa, iniziavano a cavalcarli sfrenate e indomite, per tutta la notte, fino all’alba, quando tornavano alla propria dimora e assumevano di nuovo la loro forma abituale. I cavalli, sfiniti, si adagiavano a terra, incapaci di reagire, alcuni morti. La criniera intrecciata era chiara testimonianza che non si trattava di un male aggressivo ma dell’azione delle janare. #danaildestinodiunajanara #ilmondodidana #gianola #promontoriodigianola #janara #mare #libri #libridaleggere #narrative #narrativa #romanzi #romanzo #magia #streghe #stregoneria #mamurra #villadimamurra #macchiamediterranea

#danaildestinodiunajanara -“Unguento unguento”, la trasformazione di Dana “E quella stessa forza che le aveva concesso il privilegio di mutare forma, le suggerì la parte mancante, in modo che la formula fosse completa: Unguento unguento, mandami alla noce di Benevento, supra acqua et supra vento et supra ad omne maltempo! Fu un istante, e Dana rivide sulla propria persona quanto compiuto dalla nonna in quella notte tremenda. Era diventata della consistenza del vento, leggera, eterea.” La formula sopra riportata era la sequenza magica che consentiva ad una donna di trasformasi in janara. L’unguento era una mistura di essenze della natura che la donna stessa provvedeva a plasmare e spalmare sul proprio corpo, in particolare sul petto e sotto le ascelle. #danaildestinodiunajanara #ilmondodidana #gianola #promontoriodigianola #janara #mare #libri #libridaleggere #narrative #narrativa #romanzi #romanzo #magia #streghe #stregoneria #mamurra #villadimamurra #macchiamediterranea

#danaildestinodiunajanara - Dana e le acque del porticciolo - “Le acque erano più limpide di quanto immaginasse e le consentirono di vedere colori e forme che mai avrebbe immaginato. Il fondale, roccioso ai lati, si presentava sabbioso al centro, una lunga fascia di sabbia che si proiettava verso il mare aperto. Ovunque pesci di varia foggia e di diverse dimensioni. Lo spettacolo della natura. Alcuni, i più grandi, quasi ostentassero sicurezza per le proprie dimensioni, nuotavano da soli, indisturbati. Altri, invece, più minuti, procedevano come un branco, di cui assecondavano i movimenti sinuosi con una precisione impercettibile; era come se un’unica creatura, distinta in parti separate, si muovesse all’unisono.” Allora come oggi le acque del Porticciolo romano pullulavano di pesci. In generale la pescosità del Promontorio di Gianola e del Monte di Scauri era tale da attirare pescatori anche da zone relativamente lontane. Nella storia del territorio la presenza di pescatori si intreccia alla vicenda dell’abate Angelo che per un periodo abitò nella Grotta delle Sette Cannelle e alla storia della statua di San Michele, venerata nei pressi della cima del Redentore. Gli occhi di Dana, nel passo citato, contemplano la bellezza delle acque dell’insenatura del porticciolo. Ho provato a trasferire in queste parole quanto vivo ogni volta che pratico snorkeling in questo specchio di mare, oggi particolarmente tutelato dall’istituzione dell’oasi blu #danaildestinodiunajanara #ilmondodidana #gianola #promontoriodigianola #janara #mare #libri #libridaleggere #narrative #narrativa #romanzi #romanzo #magia #streghe #stregoneria #mamurra #villadimamurra #macchiamediterranea

#avròlamiavendetta La Torricella - Siamo nel quartiere di S. Pietro, a Formia, lungo la via Appia. Oggi questo sito lo chiamiamo così, per quello sembra, una sorta di torre. Si tratta in realtà di un imponente monumento funebre che, tra l’altro, fornisce importanti elementi sulla via Appia antica. Considerato il suo aspetto scabro e scarno, quasi nessuno oggi crederebbe che dietro questa torre di pietre legate tra loro da una sorta di cemento si nasconda un monumento antico. Effettivamente, il suo aspetto 2000 anni fa doveva essere ben altro. Dobbiamo immaginarlo ricoperto di lastre squadrate, quasi sicuramente di marmo, che col declino del mondo antico sono state asportate per costruire edifici destinati ad altro fine oppure, qualora si trattasse di marmo, per essere trasformate tramite cottura in calce. Il sepolcro si trovo grosso modo a metà tra l’inizio del centro di Formia e il quartiere di Gianola; così nel romanzo, dove lo definisco anonimamente come (imponente) monumento funebre, evidenzio come si trovi a metà percorso, partendo dalla tenuta di Caio (oggi nel quartiere di Gianola, in direzione Formia). L’edificio inoltre ci conferma che il tracciato delle due vie Appia, l’antica e la nuova, in questo lungo rettilineo coincidono; era usanza degli antichi, ben diversa dalla nostra, realizzare i monumenti funebri di persone illustri o di un certo rilievo proprio sulle vie principali, nei tratti extraurbani, ma in prossimità delle città, in modo che il viandante, vedendo e leggendo, perpetuasse tra i vivi il ricordo del defunto, grazie all’immancabile iscrizione funeraria. Proprio la via Appia antica, nelle sue prime miglia a partire da Roma, si presenta come un enorme museo all’aperto, grazie al susseguirsi di edifici funebri. #libri #libridaleggere #librigialli #thriller #giallistorici #gialliroma #narrativa #romanzogiallo #romanzogiallostorico #romanzigialli #romanzistorici #formia #formiae #storiaromana #epigrafi #mamurra #villadimamurra #gianola #parcodigianola #ParcoRivieraDiUlisse

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"Caio passeggiava spensierato negli ambienti del maestoso Ninfeo fatto innalzare dal defunto padre Lucio in onore della dea Diana. Un grandioso edificio a forma di ottagono che conteneva nel suo cuore una sala della medesima foggia, circondata su tutti i lati da un ambulacro che la separava dagli otto ambienti che si affacciavano sull’esterno, uno per lato" Nella foto, la gradinata laterale dell'edificio ottagonale (Ninfeo) intagliata nella viva roccia. #libri #libridaleggere #librigialli #thriller #giallistorici #gialliroma #narrativa #romanzogiallo #romanzogiallostorico #romanzigialli #romanzistorici #formia #formiae #storiaromana #epigrafi #mamurra #villadimamurra #gianola #parcodigianola #ParcoRivieraDiUlisse

#avròlamiavendetta - Le decorazioni della villa di Caio - "…il pavimento era in tessere musive monocrome, mentre le pareti, nelle prime come nelle ultime stanze del cuore della villa, erano impreziosite da decorazioni dai colori vivaci, in cui dominava il rosso, a volte sfondo uniforme della parete, in altre circostanze fascia che delimitava campi bianchi impreziositi con rappresentazioni di varia foggia, in cui alle figure di ispirazione mitica si alternavano piccoli animali, principalmente uccelli, che richiamavano la fauna che popolava gli spazi naturali del promontorio su cui sorgeva la villa. I colori spaziavano dall’ocra gialla al blu notte e al nero opaco, passando per un azzurro che richiamava sia il cielo che il vicino mare. Vivaci i colori, preziosi gli stucchi che davano rilievo ai riquadri di alcune pareti, istoriate con toni diversi, o riproducevano in rilievo decorazioni a tema vario." Nel libro faccio più volte riferimento alle decorazioni parietali della villa. Ne riporto un esempio emerso durante scavi degli ultimi anni negli ambienti adiacenti alla Cisterna Maggiore. A livello stilistico quanto rappresentato è di epoca posteriore rispetto ai tempi di Caio, ma può rendere benissimo l'idea di cosa fosse possibile incontrare camminando nella villa di Mamurra. La colonna si presenta nelle sue dimensioni reali (alta m 2,40) con fusto su base attica circondato in basso da larghe foglie e terminante in un elegante capitello composito che sorregge l’architrave. Di fianco, su un pannello a fondo amaranto, all’interno di uno spazio semicircolare, forse una nicchia, si staglia il volto di profilo di un personaggio mitologico, che nasce da un cespo di foglie e coronato da un intreccio vegetale. (foto e info tratte da "La villa di Gianola presso Formia..." di Cassieri-Calandra) #libri #libridaleggere #librigialli #thriller #giallistorici #gialliroma #narrativa #romanzogiallo #romanzogiallostorico #romanzigialli #romanzistorici #formia #formiae #storiaromana #epigrafi #mamurra #villadimamurra #gianola #parcodigianola #ParcoRivieraDiUlisse

"...infatti edere rampicanti, rovi, spine sembravano prediligere questi alberi e arrampicarsi su di essi, quasi abbracciarli, come se quell’abbraccio fosse per loro vitale" La bellezza del Promontorio di Gianola è conseguenza anche del susseguirsi di ambienti diversi. Dominano la macchia mediterranea modellata dal vento e riarsa dalla salsedine e, in particolare, la quercia da sughero, ma non mancano scorci di natura differente. Mi hanno sempre colpito queste piante rampicanti che colorano di verde i tronchi di questi alberi. Nel testo di Dana ho trasferito tante delle esperienze personali vissute sul promontorio. #danaildestinodiunajanara #ilmondodidana #gianola #promontoriodigianola #janara #mare #libri #libridaleggere #narrative #narrativa #romanzi #romanzo #magia #streghe #stregoneria #mamurra #villadimamurra #macchiamediterranea

#avròlamiavendetta Il Porticciolo romano, in realtà "piscina", ovvero vivaio ittico, della Villa di Mamurra, più volte citata nel mio "Avrò la mia vendetta". In primo piano una delle rocce lungo le quali scorrevano le griglie metalliche che trattenevano i pesci all'interno delle vasche, facendo passare l'acqua #avròlamiavendetta #porticcioloromano #libri #libridaleggere #librigialli #thriller #giallistorici #gialliroma #narrativa #romanzogiallo #romanzogiallostorico #romanzigialli #romanzistorici #formia #formiae #storiaromana #mamurra #villadimamurra #gianola #parcodigianola

#avròlamiavendetta - Porticciolo romano. Oggi lo conosciamo così, come appare nella foto a sinistra, ma fino a circa 90 anni fa questo luogo mostrava ancora la sua veste originaria, modellata da 2000 anni di storia. Quello che noi oggi chiamiamo Porticciolo romano, ai tempi di Caio e della Villa di Mamurra era una "piscina", ovvero un vivaio ittico #avròlamiavendetta #porticcioloromano #libri #libridaleggere #librigialli #thriller #giallistorici #gialliroma #narrativa #romanzogiallo #romanzogiallostorico #romanzigialli #romanzistorici #formia #formiae #storiaromana #mamurra #villadimamurra #gianola #parcodigianola

#avròlamiavendetta La dimora di Caio - "Per lungo tratto la viva roccia del monte era stata tagliata di netto per tutta la sua altezza, nascosta con accortezza dall’immancabile strato impermeabilizzante dell’opus Signinum, coperto ovviamente da ulteriori strati di intonaco decorati con la policromia tipica delle dimore della nobilitas, in un’alternanza di rosso, blu, celeste, ocra e nero che conferiva a quegli ambienti una ventata di freschezza allo stesso tempo semplice e aggraziata." Nella foto la roccia tagliata di netto, in verticale, per lungo tratto. Da vicino, reca ancora segni degli strati che la ricoprivano. Qui come in tanti altri punti le descrizioni sono direttamente ispirate alla conformazione della Villa di Mamurra, per quello che è stato possibile ricostruire, e all’ambiente naturale #avròlamiavendetta #libri #libridaleggere #librigialli #thriller #giallistorici #gialliroma #narrativa #romanzogiallo #romanzogiallostorico #romanzigialli #romanzistorici #formia #formiae #storiaromana #mamurra #villadimamurra #gianola #parcodigianola

#danaildestinodiunajanara Dana e le maestose querce "Anche le maestose querce… non era raro incontrare alberi che quasi dal suolo presentavano diramazioni massicce che, più che a rami, facevano pensare a veri e propri tronchi secondari, e l’albero, così, sembrava quasi una mano che spuntava dalla terra, pronta ad afferrare l’aria” Questo è uno dei tanti particolari del promontorio di Gianola che mi hanno ispirato nella stesura del libro e nelle descrizioni in esso presenti #danaildestinodiunajanara #ilmondodidana #gianola #promontoriodigianola #janara #mare #libri #libridaleggere #narrative #narrativa #romanzi #romanzo #magia #streghe #stregoneria #mamurra #villadimamurra

#avròlamiavendetta Caio e l’edificio ottagonale - “Mentre percorreva gli ambienti più interni dell’edificio ottagonale, cullato dal gorgoglio dell’acqua che saliva dalle profondità delle rocce, indirizzò lo sguardo verso il cielo stellato, riprodotto sull’alta volta della sala centrale, e verso la statua di Diana, che troneggiava di fronte a lui. Sembrava quasi sorridergli.” In “Avrò la mia vendetta” ho ambientato un’indagine nell’antica Formiae, poco più di 2000 anni fa. Caio, il protagonista, si muove nei luoghi che è stato possibile ricostruire. È il figlio del famoso Mamurra, ed abita nella sua villa sul promontorio di Gianola, i cui resti sono oggi in parte visitabili. Il passo citato fa riferimento all’edificio ottagonale, perno della sua villa romana, distrutto durante la Seconda Guerra Mondiale. Pasquale Mattej ci ha lasciato dei disegni della struttura. Nelle foto, l’esterno e l’interno. Soprattutto l’interno rendere l’idea della maestosità dell’opera. #avròlamiavendetta #porticcioloromano #libri #libridaleggere #librigialli #thriller #giallistorici #gialliroma #narrativa #romanzogiallo #romanzogiallostorico #romanzigialli #romanzistorici #formia #formiae #storiaromana #mamurra #villadimamurra #gianola #parcodigianola

#danaildestinodiunajanara Dana e l’edificio ottagonale L'edificio ottagonale come doveva vederlo un tempo Dana, libero da sterpaglie e arbusti e, pertanto, accessibile, usato all'occorrenza dai bovari come ricovero per proprie mucche. Sullo sfondo, a sx, la Torre del Fico. “A quel punto, con le tenebre ormai imminenti, avrebbe dovuto trovare un riparo. Pensò alle rovine antiche sul promontorio. Il grande edificio ottagonale era senz’altro occupato dai bovari; la vicina grotta, invece, doveva essere libera.” …. “Mentre rivolgeva nella mente queste riflessioni, stavano percorrendo il largo sentiero che attraversava le rovine antiche. I bovari forse dormivano negli spazi del grande edificio a forma di ottagono, o forse erano alle prese con mucche prossime a sgravarsi.” Nel libro ho provato ad immaginare come dovesse presentarsi il nostro territorio cinque secoli fa, precisamente nel 1571, anno di ambientazione. La villa di Mamurra, avvolta in diversi punti dalla vegetazione, appariva a persone semplici ed umili, quali ad esempio i pastori, come un insieme di costruzioni degli antichi, imponenti e misteriose, di cui sfuggiva la destinazione. Anche Dana lo vedeva così. #danaildestinodiunajanara #ilmondodidana #gianola #promontoriodigianola #janara #mare #libri #libridaleggere #narrative #narrativa #romanzi #romanzo #magia #streghe #stregoneria #mamurra #villadimamurra

#avròlamiavendetta - Caio e la Via Appia antica in quel di Formia. Nel libro parlo spesso della Via Appia antica. Realizzata nel suo primo tratto nel 312 a.C., fu pensata come una vera e propria strada a scorrimento veloce, come una moderna autostrada. Per questo, dove possibile, fu costruita secondo tratti rettilinei, il più lungo dei quali da Roma fino a Terracina. Anche nel tratto formiano, dal centro verso Minturnae, si presenta di nuovo come una serie di rettilinei, come accade con l'attuale via Appia , realizzata sostanzialmente su quella antica. La Via Appia antica presentava una carreggiata larga 4,10 metri, che permetteva il transito di 2 carri in direzione opposta, e due larghi marciapiedi di 3 metri ciascuno. Come tutte le strade, si presentava a strati. Dal basso verso l'alto: -uno strato più profondo di circa 45-60 cm, chiamato statumen, di sassi e argilla; -un secondo strato, rudus, fatto di pietre, mattoni rotti, sabbia, il tutto impastato con calce; -un terzo strato, nucleus, di pietrisco e ghiaia; -una copertura, summum dorsum, di lastre levigate di pietra che combaciavano le une con le altre appoggiate chiudendo tutti gli spazi tra di loro Ogni miglio (1478 m) vi era una pietra, chiamata “PIETRA MILIARE”. Nella prima foto una ricostruzione in sezione della realizzazione di una strada romana, nella seconda una serie di basoli dell'antica via Appia presso la Fontana di S. Remigio, a Formia #libri #libridaleggere #librigialli #thriller #giallistorici #gialliroma #narrativa #romanzogiallo #romanzogiallostorico #romanzigialli #romanzistorici #formia #formiae #storiaromana #epigrafi #mamurra #villadimamurra #gianola #parcodigianola #appiaantica #viaappiaantica #viaappia

#avròlamiavendetta Quando la bassa marea è molto pronunciata, l'acqua quasi scompare. Ai tempi di Caio, il Porticciolo romano era in realtà una "piscina", un vivaio ittico, dal latino "piscis", pesce #avròlamiavendetta #porticcioloromano #libri #libridaleggere #librigialli #thriller #giallistorici #gialliroma #narrativa #romanzogiallo #romanzogiallostorico #romanzigialli #romanzistorici #formia #formiae #storiaromana #mamurra #villadimamurra #gianola #parcodigianola

#avròlamiavendetta Il Porticciolo romano in un dipinto del maestro Settimio Guglielmo #porticcioloromano #libri #libridaleggere #librigialli #thriller #giallistorici #gialliroma #narrativa #romanzogiallo #romanzogiallostorico #romanzigialli #romanzistorici #formia #formiae #storiaromana #mamurra #villadimamurra #gianola #parcodigianola #appiaantica #viaappiaantica #viaappia

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#avròlamiavendetta - La Via Appia antica, nel tratto formiano, è protagonista di alcune scene del romanzo. Il tracciato attuale si sovrappone praticamente a quello antico. Nel territorio del quartiere di Gianola, dove insisteva la villa di Caio, che oggi conosciamo come villa di Mamurra (padre di Caio), erano presenti due cippi miliari, il 92 e il 93. Per una curiosa corrispondenza, il cippo 92 era situato praticamente in corrispondenza del nuovo ingresso all'Istituto Alberghiero. Da notare la denominazione "Ponteritto", che un tempo era estesa al cuore del quartiere, mentre il toponimo Gianola era circoscritto all'area più prossima al promontorio #avròlamiavendetta #libri #libridaleggere #librigialli #thriller #giallistorici #gialliroma #narrativa #romanzogiallo #romanzogiallostorico #romanzigialli #romanzistorici #formia #formiae #storiaromana #epigrafi #mamurra #villadimamurra #gianola #parcodigianola #appiaantica #viaappiaantica #viaappia

#danaildestinodiunajanara Dana e l’edificio ottagonale “Dana ridusse al minimo il tempo del proprio passaggio, per non sentire oltre il necessario quel coro straziante. Percorse il viottolo in lieve discesa che, da casa sua, l’avrebbe immessa nella strada più grande, quella percorsa dai carri. Quando la raggiunse, istintivamente si voltò verso sinistra, dove in lontananza il grande edificio a forma di ottagono in parte diroccato, che alcuni chiamavano Tempio di Giano, campeggiava sopra l’altura del promontorio, seguito, nelle vicinanze, dalla torre quadrata che sorvegliava la foce del fiume.” Il grande edificio a forma di ottagono è l’espressione che ho scelto per indicare l’edificio ottagonale nel complesso della villa di Mamurra, denominato un tempo, erroneamente, “Tempio di Giano” e designato poi come “ninfeo ad ambientazione rupestre”. Nei disegni riportati in foto, l’edificio come lo vide Pasquale Mattej, a metà dell’800, e come doveva vederlo Dana circa 3 secoli prima. La barbarie della guerra lo ha poi ridotto ad un cumulo di macerie, oggetto di recente intervento di recupero e di riapertura al pubblico #danaildestinodiunajanara #ilmondodidana #Gianola #promontoriodigianola #janara #libri #libridaleggere #narrativa #formia #edificioottagonale #mamurra #ninfeodimamurra #villadimamurra

#avròlamiavendetta Tracce di romanità nel Mamurranum, la parte agricola della grande villa dei Mamurra. In questo punto siamo in linea d'aria a circa 300 metri a nord della superstrada. Questa è la terra di cui parlo in Avrò la mia vendetta #avròlamiavendetta #libri #libridaleggere #librigialli #thriller #giallistorici #gialliroma #narrativa #romanzogiallo #romanzogiallostorico #romanzigialli #romanzistorici #formia #formiae #storiaromana #epigrafi #mamurra #villadimamurra #gianola #parcodigianola #appiaantica #viaappiaantica #viaappia

#avròlamiavendetta I luoghi di Caio - La Grotta della Janara. La Scala Voltata, oggi conosciuta come La "Grotta della Janara". Villa di Mamurra, Monte di Gianola, Formia. Nel romanzo faccio riferimento a tale struttura con la denominazione che ne descrive chiaramente la funzione. "Scala Voltata" perché è una grande scala monumentale, coperta a volta, che consentiva di lasciare la terrazza superiore (la centrale tra le tre) e giungere alla terrazza inferiore, affacciata sul mare. Così Caio e quanti frequentano la sua dimora si spostano, grazie ad essa, dalla parte alta a quella bassa della villa. Oggi tale struttura è conosciuta col nome che le è stato attribuito nel tempo, "La Grotta della Janara". Essa trae il proprio nome dalla credenza delle "Janare", termine con cui nell'Italia centromeridionale, in particolare nell'area campana e, nello specifico, beneventana, vengono indicate le streghe. Le Janare sono un corrispondente delle streghe, termine, quest'ultimo, che deriva dal latino "striga", al plurale "strigae", con il quale veniva indicato un uccello notturno che si nutriva di sangue e carne umana, in grado di causare la morte col contatto. La Janara di giorno ha l'aspetto di una donna comune; di notte, invece, grazie anche a potenti unguenti magici, muta forma, è in grado di volare, si introduce nelle abitazioni dalla porta (in latino "ianua") e provoca malformazioni e malattie ai bambini. Per proteggersi dal suo malefico potere veniva posizionata una scopa dietro la porta, poiché la Janara, per un'antica condanna, era costretta a contare le setole della scopa prima di oltrepassare la soglia, azione che non avrebbe mai concluso prima dell'alba, quando era costretta a tornare da dove era venuta. #avròlamiavendetta #libri #libridaleggere #librigialli #thriller #giallistorici #gialliroma #narrativa #romanzogiallo #romanzogiallostorico #romanzigialli #romanzistorici #formia #formiae #storiaromana #epigrafi #mamurra #villadimamurra #gianola #parcodigianola #appiaantica #viaappiaantica #viaappia #janara #grottadellajanara #janare

#danaildestinodiunajanara - La Grotta della Janara, la Grotta di Dana - Oggi viene chiamata Grotta della Janara, ma in un tempo lontano era una scala voltata che consentiva di lasciare la terrazza superiore del complesso della Villa di Mamurra e di giungere alla terrazza inferiore, affacciata sul mare. Essa trae il proprio nome dalla credenza delle "Janare", termine con cui nell'Italia centromeridionale, in particolare nell'area campana e, nello specifico, beneventana, vengono indicate le streghe. Il termine "grotta" nasce da un'errata lettura del luogo, i cui gradini col tempo erano stati in parte ricoperti e nascosti dalla terra, motivo per cui non si aveva piena percezione dello spazio, assimilato ad un antro, una cavità che portava verso il basso, una grotta. Il dislivello tra le due terrazze è abbastanza pronunciato, circa 20 m. Ma chi sono le Janare? Come segnalato sopra, esse sono un corrispondente delle streghe, termine, quest'ultimo, che deriva dal latino "striga", al plurale "strigae", con il quale veniva indicato un uccello notturno che si nutriva di sangue e carne umana, in grado di causare la morte col contatto. Non è ben chiaro se sia o meno l'esito di una metamorfosi di donne anziane. Nel passaggio medievale a "strega" restano poteri magici e capacità di volare, così come il legame con la notte, ma muta l'aspetto, pienamente umano. La Janara di giorno ha l'aspetto di una donna comune; di notte, invece, grazie anche a potenti unguenti magici, muta forma, è in grado di volare, si introduce nelle abitazioni dalla porta (in latino "ianua") e provoca malformazioni e malattie ai bambini. Per proteggersi dal suo malefico potere veniva posizionata una scopa dietro la porta, poiché la Janara, per un'antica condanna, era costretta a contare le setole della scopa prima di oltrepassare la soglia, azione che non avrebbe mai concluso prima dell'alba, quando era costretta a tornare da dove era venuta. #danaildestinodiunajanara #ilmondodidana #Gianola #promontoriodigianola #janara #mare #libri #libridaleggere #narrativa #formia #villadimamurra #parcodigianola #grottadellajanara